La fornitissima biblioteca digitale del Metropolitan Museum
Pochi giorni fa ho pubblicato un articolo sul Metropolitan Museum indicando la sua collezione di 400.000 immagini liberamente scaricabili. Non sapevo però che il Metropolitan ha anche una fornitissima Biblioteca Digitale.
oltre 1.020.000 volumi, tra monografie e cataloghi di mostre, oltre 21.000 titoli periodici e oltre 140.000 cataloghi d’asta e di vendita. Consente inoltre di accedere a una vasta collezione di risorse elettroniche (tra cui numerosi indici, enciclopedie, dizionari, riviste online, banche dati e risorse Internet), lettere autografe e file di ephemera relativi ai singoli artisti e alla storia del Museo.
Numerose le collezioni disponibili e visitabili online. Curiose quelle sui costumi che rimanda a tutta una serie di sotto-collezioni molto ampia e ben fatta. Chi ha letto qui gli articoli sulla moda Periodici e giornali digitalizzati Parte I) dovrebbe tenerla presente. C’è anche una bellissima collezione di manoscritti, arte giapponese e molto altro
Ho scoperto la Biblioteca Digitale del Metropolitan Museum su Internet Archive dove si trovano attualmente più di 6000 libri digitalizzati: cataloghi di mostre e d’asta, monografie, riviste ecc. (per il momento sono solo cinque i libri in italiano).
Più che una biblioteca digitale questa realizzazione dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara è un vero portale estremamente ricco: la documentazione è varia.
Il progetto fornisce
strumenti e informazioni ai ricercatori, agli insegnanti e ai loro studenti, ai cittadini e agli amministratori [e] qualche risposta alla diffusa “domanda” di storia. Una “domanda” che non riguarda solo gli eventi politici, istituzionali e militari del Risorgimento propriamente detto, oggi al centro della discussione pubblica, ma una più generale storia della società ferrarese e del suo territorio.
Infatti,
Per “Ferrarese” si intende un’area composita, che ha intensi rapporti con le aree confinanti e spiccate vocazioni municipali, ma che nel corso del XIX secolo si identifica con un’entità amministrativa, nella quale si rafforzò il ruolo del capoluogo e si unificarono progressivamente le tipologie economico-sociali. La dialettica fra centro e centri, fra città e campagne restò pronunciata e merita una ricostruzione che alle logiche urbane sappia costantemente affiancare quelle rurali. Le campagne postunitarie vennero attraversate da una grande trasformazione: la bonifica cancellò l’eredità secolare della paludi e delle valli, incise profondamente sull’agricoltura e sul tessuto economico e sociale.
Ottocento ferrarese si prefigge appunto di mettere a disposizione del pubblico gli strumenti per iniziare o per approfondire percorsi di ricerca o, più semplicemente, per soddisfare curiosità e cultura personale.
Utilissima è la bibliografia sull’Ottocento ferrarese, ideata
con lo scopo di facilitare la ricerca bibliografica a coloro che sono interessati ai diversi aspetti della storia di Ferrara e del Ferrarese durante il “lungo” XIX secolo. Esso comprende oltre seicento titoli di contributi scientifici e divulgativi, pubblicati tra il 1980 e il 2010, che hanno per oggetto di studio Ferrara e la sua provincia in un arco temporale compreso tra l’inizio del cosiddetto Triennio rivoluzionario e lo scoppio della Prima guerra Mondiale (1796-1914).
Si tratta di un’amplissima bibliografia che copre tutti gli aspetti ecomoci-sociali e culturali del periodo indicato.
Un altro catalogo disponibile è
la versione elettronica del Repertorio bibliografico di cultura ferrarese dei periodici locali: 1886-2003 di Luciano Nagliati, pubblicato nel 2004 in edizione cartacea dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ferrara e premiato nel 2005 dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio.
Il repertorio raccoglie i risultati di un lungo e minuzioso lavoro di spoglio che l’autore ha compiuto sulle pubblicazioni periodiche di Ferrara e provincia edite dal 1886 sino al 2003. Da questo consistente corpus di riviste, bollettini, atti, etc., Nagliati ha ricavato una nutrita bibliografia che ha per oggetto tematico Ferrara e il suo territorio da un punto di vista storico, letterario, artistico e geografico, senza restrizioni cronologiche.
Chi poi cercasse materiale di prima mano può fare affidamento sulla biblioteca digitale che rende “accessibili alcune importanti fonti per la storia del territorio e della società locali”. Al momento i titoli non sono numerosi (una decina), ma in complesso preziosi.
Infine deve essere segnalato il Dizionario Storico, uno strumento creato per favorire ” itinerari autonomi di riflessione, svincolati dalla gerarchia di rilevanze di una narrazione storica lineare”.
Non resta che augurarsi che il progetto Ottocento ferrarese venga ampliato e sostenuto come merita. Ottocento ferrarese