Le Società di Mutuo Soccorso hanno avuto un percorso storiografico tortuoso. Quando ancora esistevano le “scuole” storiografiche la loro storia divideva gli studiosi. I marxisti vi hanno visto il tentativo delle classi dirigenti di tenere sotto controllo le prime forme associative del movimento operaio; la storiografia liberale, al contrario, vi ha rintracciato il senso di responsabilità delle élites verso le classi popolari guidandone la progressiva emancipazione; gli storici sensibili al pensiero mazziniano hanno ravvisato nel loro percorso un’applicazione pratica degli insegnamenti del Maestro; infine vi è chi le ha considerate come forma di proto o pre sindacalizzazione.
Negli ultimi anni l’interesse della storiografia per le Società di Mutuo Soccorso si è ravvivato. La ricostruzione storiografica del loro percorso ha mostrato realtà molto diverse. Se non mancano esempi di Società nate sotto il controllo dei liberali ed evolute successivamente in direzione repubblicana e infine socialista, in moltissimi altri casi questo percorso per così dire lineare non si è verificato – senza contare che, anche se piuttosto tardi rispetto alle prime, si deve considerare tutto il filone riconducibile al mondo cattolico.
Perciò la
Collezione digitale, realizzata negli anni 1994-1996 frutto di una collaborazione tra la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, il Dipartimento di storia dell’Università degli studi di Firenze e la Biblioteca Labronica di Livorno [risulta particolarmente interessante].La parte bibliografica della banca dati riguarda gli opuscoli conservati nel fondo Pubblicazioni minori della Biblioteca nazionale centrale di Firenze nella classe S.1000 della classificazione a suo tempo operata da Desiderio Chilovi. Si tratta di oltre 1300 opuscoli, in massima parte documenti a carattere normativo prodotti da associazioni di categoria e società di mutuo soccorso, anche se vi si ritrovano in parte documenti di altre tipologie associative.
