Chi frequenta questo blog sa che Internet Archive è una delle biblioteche digitali che preferisco. Tra le migliaia di biblioteche e di enti che esso ospita, c’è anche la biblioteca digitale del Getty Research Institute. Il Getty è ormai da tempo una realtà articolata: non solo uno dei musei più importanti del mondo, ma anche un centro di conservazione, un istituto di ricerca e una fondazione.
Riprendendo dalla pagina di presentazione, il Getty Research Institute si dedica ad approfondire la conoscenza e a far progredire la comprensione delle arti visive e delle loro varie storie attraverso le sue competenze, il programma di collezionismo attivo, i programmi pubblici, le collaborazioni istituzionali, le mostre, le pubblicazioni, i servizi digitali e i programmi per gli studiosi residenti. La sua Biblioteca di ricerca e le sue Collezioni speciali di materiali rari e risorse digitali servono una comunità internazionale di studiosi e il pubblico interessato. Le attività e le risorse scientifiche dell’Istituto si guidano e si sostengono a vicenda e insieme forniscono un ambiente unico per la ricerca, l’indagine critica e lo scambio scientifico.
Nello specifico, le collezioni della biblioteca del Getty Research Institute comprendono oltre un milione di libri, periodici, fotografie di studio e cataloghi d’asta, nonché ampie collezioni speciali di materiali rari e unici. Esse si concentrano sulla storia dell’arte, sull’architettura e sui campi correlati, partendo dall’archeologia della preistoria fino ad arrivare alla contemporaneità.
Ora, lentamente (ma nemmeno troppo), questa enorme biblioteca si sta riversando on line. Attualmente su Internet Archive sono disponibili oltre 60.000 tra volumi, riviste e altro materiale. Le opere in italiano sono quasi 10.000: arte, architettura, scultura, arte italiana, pittori, letteratura, letteratura di viaggio, guide di città (Roma, Venezia, Napoli, Bologna, Milano, Firenze…), chiese… una biblioteca ricchissima e in costante aumento che può essere messa in correlazione con Bibliotheca Hertziana e INHA.
Non ci resta che andare a curiosare: Getty Research Institute in Internet Archive. Buona navigazione.